Il Pianoforte

Il pianoforte è considerato il re degli strumenti musicali. Fu grazie alle sue infinite possibilità espressive e alla capacità di produrre molte note diverse nello stesso momento che il pianoforte ha raggiunto il primo posto tra tutti gli strumenti musicali. Inoltre, grazie alle moltissime canzoni e ai numerossissimi artisti, il pianoforte è uno dei maggiori protagonisti della storia della musica. Vuoi saperne di più su questo strumento? Seguici su Eagle Sera Music!



Il pianoforte è uno strumento a corde percosse da martelletti, i quali vengono azionati da tasti. I tasti sono premuti dalle dita della persona che lo sta suonando. In un pianoforte moderno vi sono tasti bianchi e tasti neri per un numero totale di ottantotto. Ognuno di essi, quando è toccato, produce un suono diverso perché diversa è la lunghezza di ciascuna corda messa in vibrazione. Le corde, tese su un telaio di metallo, sono collocate dentro una cassa di legno a forma d'arpa disposta orizzontalmente (pianoforte a coda) oppure possono essere inserite in una cassa rettangolare (pianoforte verticale). Il meccanismo che trasmette il movimento dal tasto al martelletto è piuttosto complesso e ha visto diverse modifiche durante i secoli. Ciò che distingue il pianoforte da molti altri strumenti a tastiera è la possibilità di regolare l'intensità del suono attraverso un tocco più o meno deciso, e di produrre appunto suoni che vanno dal "molto piano" al "molto forte". E' da qui che proviene il nome dello strumento. Tra le altre caratteristiche, ce n'è una da tenere ben presente: il martelletto, dopo aver colpito la corda, torna indietro in posizione di riposo anche se la persona che sta suonando continua a tenere premuto il tasto. Questo sistema, che viene chiamato "dispositivo a scappamento", è stato in seguito perfezionato in modo da consentire di suonare più volte e con rapidità una stessa nota premendo più volte il tasto corrispondente a quella nota. Tra il 1698 e il 1700 Bartolomeo Cristofori (nato a Padova il 4 maggio del 1655), costruttore e riparatore di strumenti presso la corte dei Medici a Firenze, mise a punto una specie di clavicembalo in cui la meccanica a corde pizzicate era sostituita da martelletti. Questo fu il prototipo del pianoforte, che Cristofori battezzò con il nome di "gravicembalo col piano e col forte". Questo strumento nei primi tempi non ebbe però grande fortuna, anche perché non incontrò il gusto dei musicisti dell'epoca. Dopo diversi altri tentativi, circa venticinque anni dopo, il tedesco Gottfried Silbermann (1683-1753) cominciò a costruire strumenti ispirandosi a quello di Bartolomeo Cristofori e agli altri modelli seguenti: il suo strumento fu subito apprezzato da Federico II re di Prussia, che ne acquistò alcuni esemplari, e quindi da un numero sempre maggiore di persone. Ciò lo indusse a fondare una fabbrica di pianoforti, divenuta in seguito piuttosto famosa. La sua fu la prima di una serie di ditte costruttrici di pianoforti che sorsero nella seconda metà del Settecento. Tra il 1770 e il 1780 apparvero le prime musiche appositamente composte per il pianoforte, che incominciò a superare, con crescente rapidità, il successo del clavicembalo. Proprio in quegli anni, al pianoforte vennero aggiunti i pedali per aumentare o diminuire la sonorità e venne perfezionata la meccanica. Dai primi anni dell'Ottocento in poi, i pianoforti diventarno sempre più grandi e imponenti, mentre nelle case borghesi si diffuse il meno ingombrante "pianoforte verticale" o da studio. È questo il periodo dei grandi virtuosi di questo strumento, dei concerti pubblici come manifestazioni spettacolari, dei compositori pianisti romantici: Felix Mendelssohn-Bartholdy, Robert Schumann, Fryderyk Chopin e soprattutto Franz Liszt, uno dei più grandi talenti pianistici della sua epoca. Per rinforzare il suono e consentire al pianoforte di suonare con le grandi orchestre furono usate corde più spesse, a cui venne aumentata la tensione. Per questo motivo, intorno al 1872, venne brevettato dalla ditta statunitense "Steinway" un telaio in metallo fuso in un solo blocco, molto più robusto. Da allora la costruzione dello strumento non ha subito più importanti modifiche. Intorno agli anni Trenta del Novecento venne inventato il pianoforte elettrico, strumento a tastiera usato soprattutto nella musica jazz e  rock, in cui il suono, prodotto da elettromagneti, venne amplificato da alcuni altoparlanti. 


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